Le 10 leggi della semplicità

Le 10 leggi della semplicità

La convergenza digitale è la “integrazione in formato digitale dei diversi media”, cioè la possibilità che diversi dispositivi colloquino tra di loro, scambiandosi i contenuti (foto, musica, filmati) e che dispositivi vari possano svolgere più funzioni (un telefonino può fare scattare foto, fungere da riproduttore multimediale, navigatore satellitare ecc.).

L’aumento delle funzioni dei dispositivi porta all’inevitabile complessità di gestione e di utilizzo. Le 10 leggi della semplicità di John Maeda sono un utile riferimento nella fase di progettazione non solo dei dispositivi ma in generale di tutti i “sistemi”, e permettono di capire il perché del successo di determinati prodotti e l’insuccesso di altri. Anche sistemi come il software o siti web non sono immuni dalle considerazioni che si possono fare secondo tali “regole”. Cercherò di analizzare un esempio di “sistema” web (Google Document), alla luce delle 10 leggi.
Riduci: Il modo più semplice di semplificare un sistema consiste nel rimuoverne le funzionalità. Si tratta di eliminare quello che non è strettamente necessario. Consideriamo Google Document, che consente di memorizzare, di creare e condividere in internet, o “sul cloud” come si usa oggi, tutti i tipi di documenti. L’interfaccia è estremamente ridotta e quindi semplificata. Due pulsanti principali, uno per creare i documenti e uno per caricarli. Ridottissimo e semplice.

Organizza: L’organizzazione fa sì che un sistema composto da molti elementi appaia costituito da pochi. Nel software e nel web il problema concerne l’utilizzo di menù caotici, che non permettono di trovare facilmente la funzione richiesta. In Google Document il menù è composto solo dalle diverse visualizzazioni. Gli stessi documenti possono essere organizzati in cartelle colorate che danno luogo a una visualizzazione ad albero. Selezionando uno o più documenti si attiva poi un semplice menu contestuale composto da pulsanti.

Tempo: I risparmi di tempo somigliano alla semplicità. Si tratta di ridurre i tempi di attesa. Google Document però si basa sul web, i tempi di attesa sono legati alla connessione internet ma sono comunque visualizzati opportuni messaggi che ne danno una rappresentazione chiara.

Impara: La conoscenza rende tutto più semplice. Nell’impiego di Google Document si riutilizzano le nozioni apprese nell’uso del file system di windows, il drag and drop, e l’utilizzo è molto intuitivo.

Differenze: La semplicità e la complessità sono necessarie l’una all’altra. Una interfaccia semplice nasconde necessariamente una gestione complessa. Si passa dalla semplicità della memorizzazione e catalogazione, alla complessità dei documenti che si possono produrre direttamente sulla piattaforma.

Contesto: Ciò che sta alla periferia della semplicità non è assolutamente periferico. Nella creazione dei documenti, gli editor ripresentano le principali funzioni svolte dalle medesime applicazioni presenti sui computer. Ci si muove quindi in un ambiente che appare familiare già dal primo utilizzo.

Emozione: Meglio emozioni in più che in meno. La possibilità di avere le cartelle colorate, ma soprattutto la possibilità di condividere in maniera “semplice” rientra a pieno nella caratteristica. Dopo aver condiviso una cartella, non si può fare a meno di esclamare “wow” per la semplicità e contemporanea potenza dell’operazione.

Fiducia: Noi crediamo nella semplicità. Una sola interfaccia, un solo sito web per molte funzioni. Voglio creare un documento? Lo posso fare. Voglio memorizzare i documenti e riprenderli da un altro computer? Lo posso fare. Voglio inviare il documento per posta? Lo posso fare, e non devo neanche cambiare ambiente.

Fallimento: nonostante tutti i vantaggi e le potenzialità, Google Document (almeno finora)… non stampa. Uno strumento semplice rende l’operazione di stampa complessa (devo scaricarmi il file sul computer, aprirlo con il programma giusto e stamparlo, cosa non sempre possibile). E poi se non ho una connessione a internet, il tutto non funziona.  Rettifica. Google Document adesso stampa, ma solo i documenti che riesce a gestire. Stampa i documenti nativi, i documenti di Office (in maniera corretta fino ad Office XP), i PDF. Un notevole passo in avanti direi…

The one: Semplicità è sottrarre le cose ovvie e aggiungere quelle significative. In Google Document non ci sono cose ovvie, solo le funzioni necessarie, che lo rendono uno strumento tecnologico semplice e allo stesso tempo potente.